Trieste suona la prima nota della sinfonia. L’esplorazione orientale inizia tra le sue vie, dove un caffè mattiniero può trasformarsi in discussione politica, risate o sbuffi conditi dal “no se pol“. E’ la terza volta che la città giuliana mi accoglie durante il primo giorno di viaggio, bar storici e librerie hanno il profumo della partenza, nascosta nei dettagli di un bancone o narrata tra le pagine di un manoscritto. In meno di venti minuti, puntando a est, si evade da pasta e mandolini. Passaggi, curve e saliscendi iniziano qui.